Pubblicato da: luciano de fiore | 1 aprile 2011

Aprile è il più crudele dei mesi

Oggi è il primo di aprile. Aprile, il più crudele dei mesi – con questo verso famoso Thomas Stearns Eliot apre La terra desolata (1922) [1]. Ma come, aprile non è piuttosto il mese della rinascita dopo il duro inverno, dopo il lungo sonno della natura, il primo mese della primavera?  Perché allora è il più crudele?
Perché – risponde il secondo verso – mescola memoria e desiderio. Che qui stanno per passato e futuro. E così facendo, snida dal paradossale confort dell’inverno, da quella stagione fredda della vita minima che però – scrive Eliot – ci mantiene al caldo, al riparo dal rischio dell’azione, della partenza, del movimento. Con aprile fanno irruzione insieme memoria, cioè tempo, e desiderio.

[1]April is the cruelest month, breeding
Lilacs out of the dead land, mixing
Memory and desire, stirring
Dull roots with spring rain.

Winter kept us warm, covering
Earth in forgetful snow, feeding
a little life with dried tubers”. 

Evidente anche il richiamo al Prologo dei Canterbury Tales di Chaucer: “When in April the sweet showers fall / That pierce March’s drought to the root and all / And bathed every vein / in liquor that has power / To generate therein and sire the flower”.  
   
   

 

 

 


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Risposte

  1. ciao luciano, sono michela. credo ci conosceremo in occasione della settimana del buon vivere di cesena. e se, tra memoria e desiderio, ci mettessimo il design? 🙂
    blog spettacolare


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